I versi in cui Dante racconta della morte del Conte Ugolino, nei Canti XXXII (124-139) e XXXIII (1-90) dell’Inferno, sono stati tradotti in sanscrito nel 1886, nel verso tipico della metrica vedica (schloka), da A. Farinelli, un professore di italiano a Londra di cui manca qualsiasi ulteriore notizia. Trattandosi di un documento rarissimo, e pressoché sconosciuto, lo pubblichiamo integralmente.
Di Giuliano|2019-12-11T22:25:13+01:0028 Marzo 2015|2021 – L’anno di Dante, Approfondimenti|0 Commenti