www.ladirittavia.it
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L’articolo che segue, pubblicato nell’agosto 2016, ha un valore puramente “storico”. L’attività della compagnia teatrale “La diritta via” è infatti cessata alla fine del 2018 dopo aver presentato circa cinquanta repliche del suo spettacolo di teatro civile “E ‘l modo ancor m’offende”.
Da una costola di Dantepoliglotta è nata nell’agosto del 2016, una compagnia di teatro civile che prende nome da un primo spettacolo ispirato all’universalità di Dante, condito qua e là con alcuni frammenti delle traduzioni del Poema dantesco in questa o quella lingua, e dedicato alla salvaguardia dei diritti umani e dei principi costituzionali: La diritta via. La Costituzione e Dante Alighieri senza distinzioni di razza né lingua. È una pièce ormai storica e un po’ datata (risale al 2010), ma potete ancora vederla cliccando qui.
Anzitutto due parole sul teatro civile.
La recente enciclopedia del nuovo millennio, Treccani – XXI secolo, spiega che con il termine “teatro civile” vengono definiti «gli spettacoli che portano sulla scena teatrale tematiche di attualità politica e sociale». Aggiunge inoltre che il teatro civile «è nato per essere rappresentato fuori dai teatri tradizionali e dai meccanismi produttivi e di mercato, con spettacoli agìti per e fra il pubblico e con testi di denuncia mai definitivi», dove gli attori «si fanno carico di una funzione informativa e formativa».
La nostra compagnia teatrale nasce precisamente in quest’ottica ed il suo nome – La diritta via – indica sia una proiezione verso la salvaguardia dei diritti umani, dei principi costituzionali e in generale delle regole del buon vivere civile, sia una propensione verso qualche più o meno fugace incursione nel mondo dei classici della letteratura, con particolare riguardo al sommo poeta Dante Alighieri.
In realtà, le opere teatrali contrassegnate da tematiche di impegno civile sono numerose anche nella tradizione drammaturgica classica, a partire da Aristofane, le cui commedie mettevano alla berlina il malcostume del suo tempo, la corruzione in politica e financo il razzismo. In particolare – nella Lisistrata e nelle Ecclesiazuse – il grande commediografo ateniese è stato l’autentico precursore di un teatro civile sui temi della discriminazione tra uomini e donne e della condizione femminile in generale.
La nostra compagnia, nel suo piccolo, se è mossa su questi stessi temi, in particolare sul tema del femminicidio e della violenza sulle donne, con lo spettacolo E ‘l modo ancor m’offende. Storie di donne offese dalla violenza, che è stato portato in giro per l’Italia negli anni dal 2015 al 2018. Cliccate qui per saperne di più e per vederne il trailer.
Questo spettacolo – un dialogo frizzante tra un professore un po’ eccentrico e un’allieva dallo spirito indipendente – è del tutto in linea con i temi del sito Dantepoliglotta, dato che prende le mosse dalla vicenda di Francesca da Rimini, illustre e antica vittima di violenza sulle donne e protagonista di uno dei brani più famosi della Divina Commedia. Ma la pièce si proietta poi nel presente e nel futuro, individuando l’educazione affettiva e l’educazione all’eguaglianza di genere, da impartire già nella scuola primaria, come il miglior rimedio per combattere seriamente la terribile piaga del femminicidio e della violenza sulle donne, nella prospettiva di liberarne le prossime generazioni. Di qui l’indicazione – un tantino, ma volutamente, surreale – del romanzo Dafni e Cloe di Longo Sofista come libro di testo per questa nuova materia scolastica.
Hanno fatto parte della compagnia teatrale “La diritta via” Alessandra Mandese, Igor Grčko e Giuliano Turone. Per saperne di più sul loro conto cliccate qui.
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La Compagnia nasce nasce nel 2016, ma è il punto d’arrivo di alcune tappe precedenti.
1990 – Giuliano Turone, magistrato milanese, scopre tardivamente il gusto del teatro. Segue i corsi di Gianni Mantesi e viene poi cooptato nella compagnia di teatro indipendente diretta dal quest’ultimo, dove reciterà più volte, con il cognome di sua madre, compatibilmente con gli impegni giudiziari.
Per ulteriori notizie su Gianni Mantesi cliccate qui.
1998 – Giuliano Turone incontra a Roma Igor Grčko, giovane regista e drammaturgo, nonché docente di teatro, di origine croata.
Igor chiede a Giuliano di interpretare la parte del professore nella Lezione di Ionesco, o meglio in un originalissimo intreccio fra La Cantatrice Calva e La Lezione, interpretate in una chiave inedita ricca di richiami ai film di James Bond.
Il professore è russo ed è il personaggio centrale di una composita pièce satirica, ove si possono intravedere i primi semi di un teatro “civile” su uno sfondo surreale di intrighi di potere.
2004 – Nasce “Glottide”, monologo ludico-linguistico di Giuliano Turone basato su diverse traduzioni della Divina Commedia in varie lingue e dialetti.
È l’inizio del connubio tra teatro e Divina Commedia, che diventerà un po’ il leitmotiv del nostro percorso teatrale.
Cliccare qui per accedere al video di Glottide.
2010 – Giuliano Turone presenta la sua prima pièce di teatro civile (La diritta via), nella quale le citazioni dantesche abbondano decisamente, su richiesta e con la regia di Enrico Messina e nell’ambito della compagnia teatrale Armamaxa di Ceglie Messapica. Musiche dal vivo di Mirko Lodedo al pianoforte.
2012 – Igor Grčko presenta il suo spettacolo Il Protocollo, un originale spettacolo d’avanguardia tutto al femminile interpretato da quattro attrici formate alla sua scuola e presentato l’anno dopo al Teatro dell’Orologio di Roma.
2012 – Nasce il sito internet www.dantepoliglotta.it, creato da Giuliano Turone e dedicato alle traduzioni della Divina Commedia in qualsiasi lingua e dialetto, nel cui ambito si sviluppa il “Progetto Francesca da Rimini”, che viene eletto a strumento culturale per combattere la piaga dei femminicidi e della violenza sulle donne in genere e che costituirà il primissimo embrione del nostro futuro spettacolo E ‘l modo ancor m’offende.
Per ulteriori notizie circa il “Progetto Francesca da Rimini” Per ulteriori notizie circa il “Progetto Francesca da Rimini” cliccate qui.
2014 – La Scuola Caponnetto chiede a Giuliano Turone di presentare a Brindisi una lettura interpretata, nell’ambito di un’iniziativa di sensibilizzazione contro la piaga della violenza sulle donne, prendendo le mosse dai versi di Dante e dal commento di Boccaccio (ma anche dal dramma di D’Annunzio) sulla vicenda di Francesca da Rimini.
In questa occasione Giuliano Turone incontra Alessandra Mandese, attrice e docente di teatro, e il 4 giugno Alessandra e Giuliano presentano insieme una mise-en-éspace dal titolo “Francesca da Rimini. Un contributo di Dante e Boccaccio alla lotta contro la violenza sulle donne”.
Per ascoltare le letture di questa mise-en-éspace cliccate qui.
2014 – Dopo l’evento del 4 giugno, Alessandra e Giuliano meditano di trasformare quella mise-en-éspace brindisina in un vero e proprio spettacolo di teatro civile e Giuliano, avendo apprezzato il modo con cui Igor Grčko aveva affrontato l’argomento della condizione femminile nel suo spettacolo Il Protocollo, propone a Igor di collaborare nel progetto.
2015 – Nasce così il nuovo spettacolo di teatro civile E ‘l modo ancor m’offende, che debutta l’8 marzo 2015 a Monza e che da allora è stato rappresentato in giro per l’Italia su richiesta di associazioni, enti pubblici, scuole, centri antiviolenza, assessorati alle pari opportunità eccetera. Regia di Igor Grčko, con Alessandra Mandese e Giuliano Turone.
2016 – Nasce la compagnia “La diritta via”, che continua le rappresentazioni di E ‘l modo ancor m’offende, fino a tutto il 2018. Alla fine del 2018 cessa la sua attività.
L’articolo che precede, pubblicato nell’agosto 2016, ha un valore puramente “storico”. L’attività della compagnia teatrale “La diritta via” è infatti cessata alla fine del 2018 dopo aver presentato circa cinquanta repliche del suo spettacolo di teatro civile “E ‘l modo ancor m’offende”.