L’Ulisse di Dante e l’Ulisse di Tennyson
Humphrey Tonkin legge in inglese l’Ulisse di Dante tradotto da Cary e la poesia originale “Ulysses” di Tennyson: due monologhi drammatici a confronto.
Humphrey Tonkin legge in inglese l’Ulisse di Dante tradotto da Cary e la poesia originale “Ulysses” di Tennyson: due monologhi drammatici a confronto.
I versi in cui Dante racconta della morte del Conte Ugolino, nei Canti XXXII (124-139) e XXXIII (1-90) dell'Inferno, sono stati tradotti in sanscrito nel 1886, nel verso tipico della metrica vedica (schloka), da A. Farinelli, un professore di italiano a Londra di cui manca qualsiasi ulteriore notizia. Trattandosi di un documento rarissimo, e pressoché sconosciuto, lo pubblichiamo integralmente.
"Ulysses" è una poesia in endecasillabi sciolti scritta nel 1833 dal poeta inglese Alfred Tennyson (1809–1892), e pubblicata nel 1842 nel suo secondo volume di versi. E’ una poesia molto conosciuta e spesso usata come esempio tipico della forma del monologo drammatico. Ormai in età avanzata, l’eroe mitologico Ulisse descrive la sua insoddisfazione e inquietudine dopo il ritorno al suo regno di Itaca al termine del suo lungo girivagare. Nonostante abbia potuto riabbracciare la moglie Penelope e il figlio Telemaco, Ulisse è di nuovo ansioso [...]