Il canto di Ulisse raccontato da Primo Levi
Nel 1944 Primo Levi, allora venticinquenne, era lo Häftling (detenuto) numero 174517 del lager di sterminio di Auschwitz. Riuscì a superare quella prova tremenda e a sopravvivere, per di più mantenendo intatta la propria dignità di uomo, anche perché, essendo lui laureato in chimica, i nazisti lo avevano inserito in un Kommando (vale a dire un gruppo di lavoro) destinato a operare in un laboratorio per la produzione di gomma sintetica all’interno del campo. Già due anni dopo la liberazione Primo Levi pubblicava il suo [...]