Premessa (istriano)
Nel Canto IX dell’Inferno le tombe di un’antica necropoli di Pola e le tombe romane di Arles vengono paragonate da Dante ai numerosi avelli infuocati del sesto cerchio, dove giacciono gli eretici. La similitudine dà al poeta l’occasione per definire i termini della regione italiana, là dove sono bagnati dalle acque del Carnaro. Si riportano i versi relativi nell’originale e nella traduzione istriana di Bruno Crevato-Selvaggi (Inferno, Canto IX, versi 112-117). - Sì come ad Arli, ove Rodano stagna, sì com’a Pola, presso del Carnaro ch’Italia chiude [...]